In Gestione del tempo

La pianificazione contro la procrastinazione

 

 

Se c’è una cosa che può davvero aiutarti ad avere successo nella vita, questa cosa è la pianificazione. Pianificare è alla base di tutto: sia della sfera privata sia di quella lavorativa.

 

Come dice Brian Tracy, esperto di time management:

“Ricordati che la gestione del tempo coincide in realtà con la gestione della vita.”

 

La pianificazione comprende tutti i settori della tua vita, anche se non ne sei consapevole. La verità è che le tue abitudini ti hanno portato dove sei ora e se vuoi andare oltre devi cambiare qualcosa. 

 

Come diceva Einstein:

“Devi rinunciare a ciò che sei per diventare ciò che vuoi…”

 

Imparare a pianificare

 

Pianificare è una competenza, qualcosa che si può imparare. E come tutto ciò che si può imparare, è sempre meglio partire dalla teoria. 

 

Come in ogni settore, ci sono persone più portate a gestire il proprio tempo in maniera efficace, e ci sono delle persone che si perdono più facilmente.

 

Ed è proprio qui che subentra lo studio. Subentrano le teorie, le tecniche e le abitudini che dobbiamo mettere insieme per creare una competenza nuova e migliorare ogni aspetto della nostra vita.

 

Certo, avere un mindset positivo riguardo le proprie capacità aiuta, ma prima di tutto dobbiamo creare dentro di noi una nuova immagine di noi stesse/i: un’immagine che riesca a fare da padrona del proprio tempo.

 

Come resistere alla procrastinazione

 

Una delle prime cose fondamentali da fare è resistere alla procrastinazione delle attività veramente importanti. Procrastinare diventa – ahinoi! – molto più semplice quando non abbiamo un programma chiaro e modulato per affrontare la giornata lavorativa e non.

 

La paura dell’insuccesso o di prendere responsabilità in quel preciso momento ci fa cadere dentro all’illusione della “via facile”, facendo nostro il “lato oscuro” (parafrasando la saga di Guerre Stellari) del rimandare.  

 

Rimandare però, in realtà, non fa altro che ingigantire la mole di lavoro nei giorni a venire, aumentando il livello di stress e preoccupazione.

 

Questa è la prima abitudine da eliminare. Nel nostro piccolo procrastiniamo quotidianamente spesso senza accorgercene o non diamo peso al fatto che ci ritroveremo questo “debito” di tempo più avanti ingigantito e spaventoso.

 

La pianificazione è la sola medicina contro questo comportamento umano.

 

Dobbiamo allenare la nostra mente ad affrontare passo dopo passo ogni attività che ci riguarda. Possiamo partire da quelle più difficili e dedicare loro poco tempo inizialmente per poi aumentare la quantità di ore gradualmente.

 

Il planning delle cose da fare ci può fare stare meglio se riusciamo a calibrare bene gli sforzi e alternare momenti di intenso lavoro ad altri dove ci possiamo rilassare o ricaricare.

 

Dobbiamo individuare e dedicare sempre spazio alle attività strategiche davvero importanti, quelle che ci renderanno di più sotto ogni aspetto.

 

Utilizza meglio il tuo tempo 

 

In un altro articolo ti ho già parlato della matrice di Covey, utilissima per inquadrare le attività che svolgiamo. 

 

Conoscere ciò che veramente è importante per noi può sembrare scontato ma se ci troviamo a pensarci bene, magari davanti a un foglio bianco o compilando una lista, probabilmente faremo passare alcuni minuti prima di fare una scelta fra le cose decisive da svolgere nel quotidiano e ancor di più nel lungo periodo.

 

Le piccole abitudini, gli orari prefissati magari non da noi ma da altri, le attività poco importanti ma invadenti (la parola social è familiare?), eventi indesiderati ma che accadono puntualmente nell’arco della giornata (il traffico incontrato per andare a lavoro, per esempio), sono tutte cose che ci dovrebbero far realizzare quanto tempo buttiamo via credendo invece di essere indaffarati.

 

Ok, non è solo colpa nostra. Eventi esterni o altre persone possono portarci a sprecare del tempo. Ma proprio questi momenti sono spazi dove possiamo costruire la nostra sopravvivenza contro questo falso stress e tramutare questo tempo in qualcosa di costruttivo e non di ineluttabile passaggio di minuti (o ore!) inutili.

 

Come? Possiamo partire proprio dai momenti di vuoto in cui, come nel foglio bianco di prima, possiamo iniziare a pensare intimamente ai nostri sogni, ad avere nuove idee o semplicemente a svuotare la nostra mente dalle false urgenze del momento.

 

Lo psicologo Amos Tversky ha scritto così:

“Ci ritroviamo a sprecare anni della nostra vita, pur di non sprecare qualche ora delle nostre settimane.”

 

Per esempio, quando ci troviamo imbottigliati nel traffico, invece di ascoltare passivamente la radio, possiamo ascoltare un corso formativo su argomenti per noi importanti; possiamo riflettere se tutto quanto fatto il giorno precedente ci ha effettivamente premiato o privato di qualcosa; possiamo rilassarci con la musica davvero preferita per darci la carica oppure tranquillità. Ed evitiamo – possibilmente – di imprecare contro un evento negativo che oramai sta accadendo e contro cui si può fare poco o nulla (la fila di macchine infinita).

 

Questo è solo un esempio efficace per comprendere quanto siamo costretti (in molte occasioni) a buttare via tempo ma, soprattutto, quanto poi ci lasciamo sopraffare da questo spreco senza reagire efficacemente.

 

Una volta che abbiamo compreso l’importanza di affrontare con una pianificazione mirata la propria vita e che ci siamo liberati dai pensieri limitanti ci potremo dedicare allo studio… sì perché un po’ di studio serve anche per capire le dinamiche del proprio comportamento al riguardo delle nostre azioni.

 

Vuoi iniziare a pianificare efficacemente e sconfiggere la procrastinazione? 

 
Ho creato anche il corso tieni il tempo, per capire come può esserti di aiuto, guarda il video introduttivo. 🙂

Potrebbero interessarti anche...

Commenta l'articolo

Scrivimi!

In questo momento non siamo online ma puoi inviarci una mail e ti daremo riscontro non appena possibile.

Start typing and press Enter to search

Tempo dedicato alla pianificazioneLa ripartizione del tempo di un manager